sabato 25 gennaio 2014

Sempre a proposito della scuola

Neanche a farlo apposta, questo articolo, apparso su Repubblica, in qualche modo si lega con il post precedente. Una visione non coerente del mondo delle pensioni, infatti, pesa anche sulla sfera del reclutamento. Insegnano persone stanche e a volte demotivate, sono a casa i giovani, che con la loro voglia di fare potrebbero cambiare la situazione della scuola italiana. Sembra un paradosso, ma non lo è. 
E mi chiedo: ma non potremmo lasciare in classe dei prof e degli insegnanti più giovani, e organizzare dei doposcuola per i ragazzi in difficoltà con gli insegnanti che hanno una carriera alle spalle e molta più esperienza, ma magari meno energie? Talmente semplice da essere irrealizzabile.

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