Ogni giovedì mattina, un po' prima
delle nove, interviene in un noto programma radiofonico per discutere di nuove
tecnologie e fornire pillole di tecnologica saggezza. Colpisce, in lui, al di
là della grande conoscenza e competenza nel mondo digitale, la volontà di
esporre le cose in modo chiaro per essere compreso da tutti, benché lui si
definisca scherzosamente un talebano delle nuove tecnologie.
A proposito del mondo dei tablet, strettamente legato a
quello dell'editoria, visto che si tratta di uno degli strumenti principe per
la lettura degli ebook, Camisani Calzolari osserva che i prodotti sul mercato
sono sempre di più e sempre migliori e ricorda che, ormai, le vendite dei
tablet superano quelle dei normali pc: si tratta, a suo dire, di un chiaro
segnale che mira a una tendenza ben precisa, quella del "piccolo e sottile".
Si preferisce, insomma, la linea di ricerca inaugurata da Apple, come dimostra
chiaramente la mancanza di lettori dvd e blueray negli apparecchi di ultima
generazione (e quante energie e speranze erano stato riposte nella tecnologia
blueray che invece, a tutti gli effetti, non è mai decollata e non è riuscita a
sostituire il dvd).
Molto probabilmente, l'avanzata del tablet non è tanto da
imputarsi al mercato delle persone tecnologiche, quanto al mercato degli
analogici, ossia di quelle persone che non sono pienamente inserite nel mondo
digitale. Secondo Camisani Calzolari, infatti, il tablet annulla il margine di
tempo tra il gesto e la realizzazione di operazione da parte della macchina:
tocco una foto, la sposto, la oriento, e senza attendere che si carichino una
serie di programmi. Un'ultima osservazione, infine: ormai si regala il software
per far vendere nuovo hardware, con un'inversione di tendenza rispetto al
passato.