Mi sono imbattuto in questo bel post. C'era da aspettarselo, me l'ha segnalato Gaia Conventi via facebook (non a me, s'intende, al mondo tutto; ma io l'ho considerato un pensiero personale). Parla di Fabio Volo e delle copie che vende.
Io non ho niente contro Fabio Volo, si intede: in un paio di film suoi che ho visto, al cineforum, mi è anche simpatico. E alla radio non è per niente male. Ma l'articolo parla delle povertà culturale italiana: questo mi sembra più interessante.
E notate la foto del cartellone a metà articolo, prego.
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